Risparmiare sulle tasse grazie alle riserve dei contributi del datore di lavoro

Nel proprio istituto di previdenza i datori di lavoro possono costituire una riserva per i contributi degli anni a venire. Oltre ai versamenti mensili per i contributi correnti, vengono effettuati degli anticipi addizionali alla cassa pensione. I vantaggi sono visibili soprattutto negli anni finanziariamente forti: i versamenti alla riserva dei contributi del datore di lavoro, infatti, possono essere iscritti a bilancio come spesa con agevolazione fiscale. Inoltre, il vostro denaro in genere viene remunerato a un tasso molto migliore rispetto a un conto bancario o postale. Le autorità fiscali accettano contributi per importi fino a cinque volte il contributo annuo del datore di lavoro. Non sono permessi rimborsi.

Riscatti nella cassa pensione

I riscatti nella cassa pensione sono facoltativi e si possono usare per compensare aumenti salariali o anni contributivi mancanti. Se si prevede di andare in pensione prima dell’età di pensionamento ordinaria (con un anticipo massimo di 5 anni), la diminuzione della rendita può essere evitata effettuando un riscatto volontario.

Per interrompere la progressione fiscale al meglio, è consigliabile suddividere i riscatti su più anni. In caso di capacità lavorativa completa i riscatti possono essere effettuati fino alla data del pensionamento.

Assicurazioni complementari per i quadri

Se assicurate il vostro salario oltre la parte obbligatoria, accumulerete un maggiore capitale di vecchiaia e ridurrete le imposte.